“Io e la mia signorina stiamo bene insieme” canta Neffa. Nella mia testa è diventata : ” Io e la mia feta greca stiamo bene insieme..”Non manco di essere ironica con me stessa.

In questo periodo di quarantena ho ripreso in mano i libri e gli esercizi di “minful eating” che sto rispolverando per riproporli prossimamente in veste nuova . Ho deciso di ri-sperimentare a casa su me stessa le tecniche per mangiare in consapevolezza. Anche noi dietiste- nutrizioniste ogni tanto ci dimentichiamo l’importanza di essere ben concentrate a pasto . A me non piace proporre strategie che non ho prima integrato per bene nella mia vita. Approfitto del fatto di consumare tutti i pasti a casa per gustarmi con piacere ogni dettaglio che fa parte del mio nutrimento.Ho scelto di iniziare con un alimento che inspiegabilmente mi è venuto in mente più volte in questo periodo: il formaggio feta greca!.

Ecco la descrizione del mio pasto consapevole:

  •  Scelta del cibo di qualità: ho scelto di comprare la feta greca biologica e di accompagnarla ad un’insalata bio di ottima qualità.
  • Ho preparato con cura “l’insalata greca”. Ho curato l’estetica del piatto.
  • Ho preparato l’ambiente intorno a me. Ho abbassato un pochino le tapparelle perché la luce troppo forte mi dà fastidio agli occhi. Ho messo silenzioso nel cellulare e mi sono seduta composta. Non ho la tv in cucina per cui non c’erano elementi di disturbo. Se l’udito è impegnato o disturbato mi godo di meno il cibo. Tutto questo lo scopro mentre mi domando: come posso creare un ambiente piacevole a pasto?.
  • Ho iniziato a gustarmi ogni boccone con lentezza concentrandomi sul gusto e sulla consistenza. Mi domando : cosa mi piace di questo piatto? dov’è il piacere?. Mi piace masticare il formaggio, romperlo con i denti… mi piace l’odore dei cetrioli e dell’origano e mi piace sentire il gusto fresco dell’insalata. Mentre mastico e mi ascolto scopro con stupore solo oggi che trovo la feta greca decisamente troppo salata. Rallentando sento che è così. Eppure non ho aggiunto sale all’insalata e questa volta non ho neanche le olive. Sono anni che mangio feta greca di gusto e non avevo mai fatto caso al fastidio del sale. Avevo già preso quella marca di feta greca ma non mi aveva mai disturbato il sale. La prossima volta metterò meno feta greca nel piatto in modo che il suo sapore salato non sia così “prevalente”.
  • Mi domando: se chiudo gli occhi un attimo…che immagine ho? perché in questo periodo di quarantena mi “torna in mente” la feta greca?: appena chiudo gli occhi ……si spalanca davanti a me il MARE.  Sento distintamente il rumore delle onde ed il sole che mi scalda i piedi…sento la sabbia sotto i piedi e mi ritrovo magicamente in Grecia. Torno alla mia vacanza in Grecia del 2006 ( mi pare) e se sto ancora un attimo lì mi ricordo che durante quella vacanza ho mangiato l’insalata greca un giorno si e un giorno no!. Mi ricordo che mangiavo con estrema calma perchè le giornate erano lunghe e rilassate.  Quasi mi commuovo….
  • Cosa ho scoperto mangiando consapevolmente? Che significato posso dare ora alla voglia di quel particolare tipo di formaggio?, La prima cosa che mi balza al cuore è che pur comprendendo razionalmente le ragioni della quarantena …una parte di me mi comunica il desiderio di libertà .La feta greca che mi è venuta in mente più volte in questo periodo è semplicemente un “ricordo- ancora”.  La feta  greca rappresenta il desiderio di essere libera, come in vacanza, come in quella vacanza. La feta greca rappresenta il desiderio di vera vacanza, di mare, di spensieratezza. Tanto più che masticando con calma scopro che me ne basta poca . Il sapore dopo poco mi disturba perchè troppo salata. La feta greca mi piace ma ho bisogno che non ce ne sia troppa nell’insalata.
  • Nei giorni successivi……la voglia di feta greca è decisamente scemata per lasciare il posto ad un pensiero: ” Che voglia di vacanza in Grecia!”.

E tu cosa potresti scoprire mangiando con consapevolezza?