CARA LAURA, ABBIAMO FINITO IL PERCORSO DI DIETOTERAPIA DA QUALCHE TEMPO E STAI CONTINUANDO A MANTENERE I RISULTATI RAGGIUNTI,SONO  DUNQUE QUI A CHIEDERTI DI CONDIVIDERE LA TUA ESPERIENZA CON I LETTORI DEL MIO SITO.  RACCONTACI QUALCOSA DI TE E COSA TI HA SPINTO A INTRAPRENDERE QUESTO CAMMINO:

Buongiorno, mi chiamo Laura, ho 50 anni, vivo a Serra Riccò (GE) e lavoro a Vado Ligure (SV), non esattamente uno scherzo in termini di viaggio!

Sono un’impiegata, quindi il lavoro più sedentario del mondo; se a ciò aggiungiamo il tempo che perdo per andare e tornare dal lavoro (esco alle 6.40 e rientro alle 18/18.30 quando va bene!) è facile capire che l’attività fisica non fa parte dei miei programmi quotidiani.

Sedentarietà, una “certa passione” per la buona tavola, una decisa propensione genetica ed una malsana tendenza a mangiare disordinatamente in particolari momenti di stress (mia madre è stata operata di un tumore) mi hanno  portata ad accumulare più chili di quanti il mio mt. 1,66 di altezza potesse sopportare.

Da qui la scelta (obbligata!) di darmi una regolata ed iniziare a seguire un regime che non fosse solo finalizzato al dimagrimento, ma che diventasse col tempo una “’educazione”  alimentare consolidata.

Non avendo riferimenti convincenti  da amiche e/o conoscenti ho iniziato la mia ricerca nel modo più ovvio: Internet!

Ed ho trovato Emanuela.

Già il suo sito mi aveva convinta, ma è stato durante i nostri incontri che la convinzione di aver scelto bene si è consolidata e così ho iniziato con lei il mio percorso “dimagrante/educativo”!

IN 6 MESI HAI PERSO 7 kg E AL MOMENTO E’UN ANNO E MEZZO CHE MANTIENI IL PESO PERSO,

DAL TUO PUNTO DI VISTA COSA HA VERAMENTE FUNZIONATO? QUALI SONO STATE LE ABITUDINI ALIMENTARI E I CAMBIAMENTI NEL TUO STILE ALIMENTARE( E DI VITA) CHE SI SONO DIMOSTRATI  VINCENTI AL FINE DI RAGGIUNGERE E SOPRATTUTTO MANTENERE I TUOI OBIETTIVI DIMAGRANTI ?.

Una volta stabilito cosa mi piacesse e cosa no, aver fissato l’obiettivo da raggiungere (-10% del peso) ed aver stilato un programma alimentare giornaliero non è stato difficile né iniziare né abituarsi al nuovo regime.

Mangiare le cose giuste senza privazioni mortificanti, nelle giuste quantità, controllo costante ma non ossessivo dell’apporto calorico e soprattutto NON SALTARE I PASTI! Ecco i punti di forza  della mia “dieta”.

Ovviamente, con lo scorrere delle settimane, la motivazione iniziale (già di per sé solida) è stata rafforzata dalle verifiche sulla bilancia e davanti all’armadio…rientrare in vestiti, gonne o pantaloni che giacevano inutilizzati da anni….non ha prezzo!

DURANTE QUESTO ANNO,CI SONO STATE DELLE DIFFICOLTA’ O DELLE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO? COME LE HAI SUPERATE? QUALI TUE RISORSE TI SONO STATE DI AIUTO? QUALI STRATEGIE STAI ADOTTANDO PER MANTENERE IL PESO PERSO?.

Per 1 anno sono riuscita a mantenere facilmente quanto raggiunto; quella che era partita come una “dieta” in 24 settimane era diventata un’abitudine alimentare.

Poi, nuovi problemi di salute di mia madre e di lavoro (giusto per fare buon peso!), mi hanno riprecipitata nella spirale “schifezze/salto pasto/schifezze/mangio fuori” ed hanno annientato le buone abitudini acquisite e la forza mentale per mantenerle.

Neppure l’arrivo di un nuovo amore è riuscito a “mettermi in riga” e così, a distanza di 1 anno e mezzo mi ritrovo al punto di partenza.

Quindi, ricomincerò un nuovo percorso con il vantaggio, però, di sapere non solo a cosa vado incontro ma anche quali sono i miei punti di forza e le mie debolezze.

PER CONCLUDERE, QUALE CONSIGLIO SPASSIONATO TI SENTIRESTI DI DARE A COLORO CHE INTENDONO INIZIARE UN PERCORSO DIMAGRANTE?.

Intraprendere un percorso dimagrante non deve avere come sola motivazione il poter indossare il bikini la prossima estate.

L’aspetto fisico ha la sua importanza, inutile negarlo, ma è la salute fisica l’obiettivo principale.

Ecco perché più che di “dieta” bisognerebbe parlare di “educazione alimentare”;

Secondo me, la parola “dieta” fa subito venire in mente sacrifici, crampi allo stomaco per la fame…un approccio mentale e psicologico decisamente negativo! Mentre parlare di educazione alimentare predispone positivamente , rende la mente curiosa, come quando decidiamo di approfondire un argomento che ci interessa particolarmente.

Essere “convinti e consapevoli” ci fa partire con il piede giusto e qualche metro più avanti rispetto a tante persone che “si mettono a dieta” solo per un discorso estetico.

In ultimo, permettetemi un consiglio: il cibo è gratificante (alcune volte) ma di sicuro non è un buon consigliere né un consolatore. Quindi, quando difficoltà varie, malattie o problemi di lavoro (come nel mio caso) “minano” il vostro percorso verso una sana abitudine alimentare non esitate a chiedere aiuto ad amici, al vostro/a partner, alla vostra dietista, al medico di base…insomma…a chiunque tranne che al frigorifero!

GRAZIE LAURA ,è STATO UN PIACERE LAVORARE CON TE, BUON PROSEGUIMENTO!