La crisi economica fa ingrassare come un’abbuffata di dolci chi l’avrebbe mai detto!

Se il  girovita aumenta mentre il conto in banca scende potrebbe non essere un caso! Com’è possibile che l’attuale situazione economica abbia un effetto diretto sulla bilancia? Perché in passato in periodi di ristrettezze non accadeva la stessa cosa? Come mangiamo ora? Come ci comportiamo a tavola ( per chi ancora ha mantenuto la buona abitudine di sedersi !)? Che dieta può invertire questa tendenza?

Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte,talvolta,lo sono” diceva Oscar Wilde.

Le risposte, appunto ,dove cercarle?
Dando uno sguardo ai semplici dati emersi dalla letteratura, dai dati ISTAT , dagli osservatori della salute nazionali e regionali si evince che attualmente l’obesità è influenzata dallo stato socio-economico.

Chi subisce gli effetti della crisi è dunque più vulnerabile anche in tema di eccesso di peso.

Per fare un esempio “vicino a noi”, nel 2008 il tasso di obesità degli emiliano -romagnoli ha raggiunto il massimo storico ( 11%). Il rapporto nazionale “ Osservasalute” del 2009 attesta che gli effetti della crisi economica  si vedono proprio nelle scelte alimentari:  solo il 5,6% degli italiani consuma giornalmente le porzioni raccomandate di frutta e verdura mentre dolci,snack,bevande zuccherine e alcolici sono onnipresenti. Viene subito da pensare che il junk food ( o cibo spazzatura) appena citato non risenta dell’incremento dei prezzi, o almeno,non come i prodotti ortofrutticoli.

Il problema però è solo rimandato. Spendo meno oggi per spendere di più domani ( in farmaci,cure, diete dimagranti e quant’altro ). Non a caso i costi nella sanità lievitano a causa di patologie prevenibili con un’alimentazione adeguata.

I dati ISTAT del 2002  sull’obesità infantile avevano già messo in luce che una minore disponibilità di risorse economiche nelle famiglie aumentava il rischio obesità ( e il rischio si riduceva  all’aumentare delle risorse economiche). La percentuale più alta di bambini e ragazzi obesi e in sovrappeso ,secondo quanto emerso, è presente in Campania(36%) e Molise (27,5%) . In Liguria la percentuale di giovani in eccesso di peso è del 17% e fu proprio un genovese,il medico Lorenzo Piroddi ,ad intuire nel 1939  il legame  tra alimentazione e salute.(tutt’ora considerato il padre della “dieta mediterranea”.)

Il regime alimentare del nostro bel paese  è stato studiato a lungo dal ricercatore americano ( morto centenario) Ancel Keys che negli anni ’50 diede avvio al “Seven countries study”.I dati raccolti in tale studio ( confronto di regimi alimentari di 12000 persone in sette paesi) e successive conferme di altri ricercatori conclusero che la nostra “Ex” dieta apportava notevoli benefici  alla salute e preveniva l’aumento di peso.

Le nostre tradizioni culinarie ,copiate e invidiate in tutto il mondo, ci salveranno dall’obesità? Il “made in Italy”  ci salverà dalla crisi economica?

Nel frattempo dedichiamoci alla spesa, e che sia oculata, per conciliare salute e portafoglio! Si può iniziare ad esempio azzerando i costi del cibo superfluo che non apporta alcun nutriente ( snack,bibite zuccherate,dolci etc..) .Si può continuare acquistando cibo “che renda nel piatto” ( ad esempio i legumi come alternativa più frequente alla più costosa carne, da considerarsi come un piatto “delle feste” ,come lo era un tempo) ed evitando al contempo  tutti i cibi pubblicizzati come “salutari” ( cibi arricchiti in particolari nutrienti ) che spesso costano di più e sono meno efficaci del cibo “come natura l’ha fatto”. Consiglio inoltre di provare tutte le varietà di cereali che aumentano così tanto il loro volume in cottura da “riempire” anche in dosi mignon. La spesa poi si può anche fare  attraverso  i “gas” (i gruppi di acquisto solidale che si forniscono direttamente dal produttore)   Il trucco della dieta dimagrante “salva-crisi” è quello di mettere nel piatto una piccola quantità di cibo che sazi molto. Poco cibo,di qualità ma che sembri molto abbondante per il nostro stomaco!

 

“Tu stesso devi sapere tracciare la linea di confine tra quello che è veramente necessario e i tuoi desideri….. il raggiungimento della felicità,del benessere ,della longevità e anche della prosperità,dipende interamente da quanto si mangia,quando si spende e quanto si risparmia” ( Namboku Mizuno,saggio giapponese)