In bilico tra santi e falsi dei,sorretto da un’insensata voglia di equilibrio..” (Estate,Negramaro).Non ci si sente un po’ così in adolescenza?!.La rubrica di aprile è dedicata all’alimentazione dei giovani.Due domande e due risposte per focalizzarsi sulle problematiche alimentari relative a questo particolare periodo.Un consiglio al volo?: I guru delle diete alla moda vedono nei giovani delle facili prede,prendetene atto e portate gli amici lontano da questi santi e falsi dei delle diete.

QUAL È L’ALIMENTAZIONE CORRETTA PER UN’ADOLESCENTE ? QUALI SONO I PRINCIPI BASE?

Il periodo dell’adolescenza ossia il periodo compreso tra la pubertà e la prima età adulta ( dai 12 ai 18 anni) è un’età  delicata in quanto caratterizzata da importanti mutamenti fisiologici quali: accelerato accrescimento della statura e rapida maturazione delle proporzioni del corpo.In questa fase le richieste di energia e nutrienti è molto elevata.Il fabbisogno calorico  giornaliero può andare dalle 1800 alle 3000 kcal e oltre e dunque è importante evitare restrizioni dietetiche dettate da diete alla moda.

Le linee guida per una sana alimentazione consigliano, anche in adolescenza il “modello alimentare mediterraneo” come dieta ideale per le sue peculiari proprietà salutistiche e per i benefici in termini di controllo del peso.

I modelli alimentari del mediterraneo ( ci si riferisce alla dieta seguita dalle popolazioni dell’area mediterranea sul finire degli anni cinquanta) hanno in comune un largo consumo di cereali e derivati ( pasta, orzo,farro,riso,pane etc..),verdura,frutta,legumi,olio di oliva,erbe aromatiche e pesce.Il consumo di carne,uova e formaggi è presente ma in piccole quantità e spesso come condimento di primi piatti piu’ che come pietanza in sé.

Un piatto ideale per un’adolescente dovrebbe essere perciò pieno per almeno la metà di cereali e derivati e verdure conditi con olio di oliva ed erbe aromatiche.L’altra metà del piatto dovrebbe contenere i secondi piatti  da variare tra legumi,pesce,uova, formaggi e carne( ricordano che il consumo di carne rossa va limitato ad 1 volta al mese)e la frutta.Nella settimana si possono poi consumare inoltre mandorle,noci,nocciole,semi di zucca, semi di girasole ossia alimenti ricchi di nutrienti utili in fase di crescita.

Questo vuol dire: via libera ai carboidrati  (con predominanza del tipo in chicco ed integrali!).Occhio alle diete pazze delle palestre o della diet industry!.

Le diete vegetariane equilibrate ( eliminare la carne e il pesce e poi riempirsi di dolci,patatine e formaggi oppure mangiare solo verdura e frutta non sono buone soluzioni) possono essere seguite sin dall ‘adolescenza.Indispensabile è capire se l’eliminazione di alcuni alimenti è dettata dall’insorgere di un disturbo alimentare di tipo anoressico( che esordisce spesso con l’eliminazione di alcuni cibi) o da un reale desiderio di intraprendere una sana,etica e consapevole scelta alimentare vegetariana.

COME Può CAMBIARE IL RAPPORTO CON IL CIBO IN ADOLESCENZA? QUALI PROBLEMATICHE POSSONO SUBENTRARE?

I cambiamenti psico-fisici che avvengono in adolescenza possono portare a periodi di stress che si riflettono anche nel rapporto con il cibo. Ad esempio si possono ricercare cibi dolci per placare uno stato emotivo intollerabile o cibi da sgranocchiare per scaricare una tensione.L’aumento di peso conseguente a lunghi periodi di alimentazione disordinata/eccessiva può portare a frustrazione e insoddisfazione con il rischio di peggiorare ulteriormente la fame emotiva.Non essendo questa una fame reale è bene servirsi di cibi alternativi ipocalorici/non calorici ma con lo stesso effetto ( ad esempio consumare delle mele cotte o bere del succo di mela riscaldato per avere un effetto calmante oppure consumare verdure crude croccanti al posto di snack salati)

Impegnarsi in un’attività fisica piacevole,ballare,camminare, ascoltare musica,praticare yoga, arti marziali o imparare esercizi di respirazione profonda sono  alcune delle strategie che possono venire in aiuto nella gestione delle emozioni e dello stress.

Nelle ragazze la paura di aumentare di peso può portare a comportamenti alimentari a rischio, ad esempio intraprendere una dieta ferrea/rigida sino al pericoloso digiuno.Gli effetti del semi-digiuno e le diete fortemente restrittive si fanno poi sentire sul corpo e sulla mente.

In questo senso sono segnali d’allarme:cali di peso,disturbi della concentrazione,disturbi del sonno e della digestione, il salto del ciclo mestruale,l’irritabilità,l’isolamento, nuove e strane abitudini alimentari quali tagliuzzare il cibo in piccoli pezzi, l’aumentato consumo di caffè e tè,il salto del pasto,la diminuita capacità di concentrazione e l’occasionale introito esagerato e incontrollato di cibo ossia le abbuffate conseguenti a restrizione alimentare.E’ bene non sottovalutare le prime avvisaglie di un rapporto disturbato con il cibo!.

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